Ottobre 2015

24 ottobre

Cerimonia scoprimento targa alla memoria di Aldo Clemente

L’invito:

invito_Pagina_1

invito_Pagina_2

Intervento del Presidente Dario Locchi alla cerimonia di Aldo Clemente

Ricordo di Aldo Clemente

locchiAutorità civili ed ecclesiastiche, rappresentanti delle Associazioni degli esuli, signore e signori, grazie alla lodevole iniziativa del Presidente dell’Associazione dei Triestini e Goriziani a Roma, Roberto Sancin – che è qui presente con un nutrito numero di soci venuti a Trieste per l’occasione – alla disponibilità del parroco, don Roberto Pasetti e della sua comunità parrocchiale e alla sensibilità del Vicario generale della Diocesi di Trieste, don Pier Emilio Salvadè, siamo qui per ricordare la figura di Aldo Clemente.

L’Associazione Giuliani nel Mondo – che mi onoro di presiedere – ricorda Aldo con sentimenti di grande affetto e di profonda gratitudine, in quanto è stato nel 1970 fra fondatori del nostro Sodalizio e successivamente – per lunghissimi anni – componente del Consiglio Direttivo, con il suo apprezzato e costante contributo di indicazioni e di orientamenti fondato sulla sua approfondita conoscenza dei problemi riguardanti, in particolare, gli istriani, fiumani e dalmati vittime dell’esodo.

Aldo Clemente, Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica italiana, fu anche fondatore nel 1970 e per 38 anni, fino al 2008, infaticabile Presidente dell’Associazione Triestini e Goriziani in Roma – gen. Licio Giorgieri.

In tale veste ha svolto negli anni, unitamente alla qualificata rappresentanza degli aderenti e ad un’intensa attività, anche un’importante funzione di relazione e di collegamento fra le istituzioni e le realtà dell’area giuliana con i vari ambienti che contano nella Capitale.

Le città di Trieste e di Gorizia debbono essere grate ad Aldo Clemente anche per questa silenziosa e preziosa attività di servizio, assieme alle tante iniziative e realizzazioni nel loro territorio da parte dell’Opera profughi di cui è stato, per lungo tempo, Segretario generale.

Sotto la Sua direzione l’Opera Profughi ha fatto costruire più di 7000 alloggi in particolare qui a Chiarbola-Baiamonti e nei borghi istriani sull’altopiano carsico; e poi scuole, convitti, case del Fanciullo e altre strutture di assistenza e di formazione a Roma ed in tutta Italia; ha inserito nel mondo del lavoro oltre 60.000 persone e ne ha assistite oltre 76.000. Aldo Clemente e l’Opera Profughi hanno anche avuto un ruolo determinante per la costruzione della Chiesa di San Gerolamo. L’apposizione della targa, pertanto, assume un profondo significato di riconoscenza e di ricordo.

Aldo Clemente, classe 1920, è stato, dunque, una personalità impegnata e benemerita, un animatore ed un protagonista in tutte le molteplici attività che generosamente ha svolto durante la sua lunga vita e così è giusto e doveroso ricordarlo.

Pochi giorni prima della sua scomparsa Aldo ha fatto pervenire alla nostra Associazione un documento in cui ha voluto sintetizzare, con straordinaria lucidità, la pluriennale attività dell’Opera Profughi. In questo documento, che rappresenta l’ultima sua fatica e può essere ritenuto il testamento della sua vita di impegno sociale, Aldo Clemente non ha voluto autoincensarsi ma ha voluto ringraziare ancora volta, per l’ultima volta, nome per nome, tutte le persone che con lui hanno collaborato. Un atto significativo, una testimonianza di alto profilo morale.

Trieste, riconoscente a questo suo “figlio” illustre, ha voluto, nel giugno 2009, consegnargli, durante una solenne cerimonia, il Sigillo Trecentesco della Città.

Nel grato ricordo dell’amico Aldo e facendo memoria del bene da lui compiuto, l’Associazione Giuliani nel Mondo, il suo Presidente onorario Dario Rinaldi, il Direttore Fabio Ziberna, tutti i componenti degli organi sociali, confermano la loro vicinanza alla moglie Signora Liviana, ai figli – che sono qui presenti – ed a tutti gli altri familiari.

Intervento del presidente dell’Associazione Triestini e Goriziani in Roma Roberto Sancin

sancin

Autorità, Signore e Signori desidero per prima cosa ringraziare

Don Roberto Pasetti e la comunità parrocchiale tutta, per aver spontaneamente accolto la richiesta di apposizione della targa

Il Vicario Generale Mons. Pier Emilio SALVADE’ per aver celebrato la Santa Messa

L’Amministrazione Comunale qui rappresentata dall’Assessore LAURA FAMULARI

I figli di Aldo Clemente che hanno voluto essere qui presenti, le Signore GIANNA, GIULIANA, GABRIELLA e il signor GIORGIO,

I rappresentanti delle comunità istriane

il Coro triestino Diapason

e ciascuno di voi per la presenza a questa cerimonia, che ha lo scopo di perpetuare e onorare la memoria di ALDO CLEMENTE, “triestino patocco”, grande servitore dello Stato e – come recita la targa –“benefattore degli esuli”.

Il Presidente dei Giuliani nel Mondo, Dario Locchi, ha illustrato la portata eccezionale dell’operato di Aldo Clemente in qualità di Segretario Generale dell’Opera per l’Assistenza ai Profughi Giuliani e Dalmati.

Cosa dire di più sulla eccezionalità della sua attività che, ancora oggi, desta meraviglia per l’eterogeneità degli interventi sociali a favore degli esuli, in un momento politico ed economico difficile quale è stato quello successivo alla seconda guerra mondiale?!

Aldo Clemente, “Uomo delle Istituzioni” per antonomasia, ha saputo con una visione lungimirante catalizzare importanti provvidenze statali.

Grazie all’interessamento di personalità politiche dell’epoca, unitamente al generoso apporto finanziario di personalità imprenditoriali, da lui sensibilizzate alla stabilizzazione dei profughi, è stato possibile offrire loro un  lavoro, una casa e quindi un luogo  per ritrovare se stessi, la propria famiglia e la propria identità di uomini liberi.

Per riuscirci ha dovuto bussare a tante porte, superare molti ostacoli e subire tante delusioni.
La sua “conversazione” però – come ricorda chi l’ha conosciuto – è stata sempre mantenuta ad un livello minimalista, priva di ogni autocompiacimento per i risultati ottenuti, quasi si trattasse di una vicenda gestita da altri.

Per la sua opera lo Stato Italiano aveva conferito ad Aldo Clemente una delle sue massime onorificenze, insignendolo del Cavalierato di Gran Croce.

In merito, voglio svelare un lato scherzoso della sua personalità: amava ripetere che lui era il Cavaliere e la sua consorte la “gran croce”.

Anche la città di Trieste , qualche anno fa, gli aveva concesso il Sigillo TRECENTESCO DELLA CITTA’, massima onorificenza del Comune, che lui conservava con grato ricordo.

In quegli anni di fervente attività, nasceva a Roma l’Associazione dei Triestini e Goriziani in Roma – successivamente intitolata al Gen. Licio Giorgieri – fondata dal grande chirurgo Prof. Pietro Valdoni e da Aldo Clemente. Quel sodalizio, che oggi mi onoro di presiedere, svolge la sua attività sul territorio romano da quasi 50 anni.

Nello spirito dei suoi fondatori Il compito primario è sempre stato quello di riunire a Roma le nostre genti, organizzando varie attività: culturali, scientifiche, e di promozione, momenti liberi e viaggi, con particolare riferimento alla Regione FVG. Ci onoriamo, pertanto, di considerarci ambasciatori della cultura giuliana nella capitale.

Tutto ciò lo dobbiamo ad Aldo Clemente. Per questo sono convinto  che lo dobbiamo ricordare con riconoscenza e, per quelli tra noi che lo hanno conosciuto, anche con affetto.

Sia nella sua attività lavorativa che in Associazione,  Aldo Clemente ha sempre profuso il suo (lasciatemi dire) apprezzato carisma, che – come ho già detto – gli permetteva di parlare in modo semplice e diretto con gli “uomini importanti” del suo tempo e risolvere quindi problematiche ritenute impossibili.

Era in definitiva l’uomo del “se pol”.

Capita, in questi tempi ove le notizie corrono veloci e occupano lo spazio di un attimo, che si sia portati a commettere qualche peccato di omissione, lasciando che si dissolva la memoria di fatti e persone che pure sono stati determinanti, in un preciso momento storico, per la soluzione di problemi di portata eccezionale e che hanno avuto un ruolo rilevante nella vita pubblica della nostra città.

Noi non vogliamo commettere questo errore: lo dobbiamo alle nuove generazioni.

Oggi abbiamo fatto un passo in avanti, e questa  cerimonia ne sarà una testimonianza positiva se, lungi dal mero momento celebrativo, saremo stati capaci di veicolare sentimenti collettivi verso l’unità e la pace.

Testo tratta daIMG_5002 1

INAUGURAZIONE TARGA CLEMENTE  TRIESTE  

IMG_2287
Dario Locchi Presidente Giuliani nel Mondo

L’Associazione dei triestini e goriziani in Roma, unitamente all’Associazione Giuliani nel Mondo, hanno ieri onorato la figura del triestino Aldo Clemente, benefattore delle genti giuliano-dalmate recentemente scomparso, con lo scoprimento di una targa alla memoria presso la chiesa di San Gerolamo in via Capodistria 8. La cerimonia è stata preceduta da una Messa celebrata dal vicario generale della diocesi di Trieste mons. Pier Emilio Salvadè. Aldo Clemente, oltre a presiedere per oltre 40 anni l’Associazione dei triestini e goriziani in Roma, è stato segretario generale dell’Opera per l’assistenza ai profughi giuliano dalmati. Sotto la sua direzione l’Opera ha fatto costruire più di 7000 alloggi e ha assistito oltre 76.000 giovani. A testimonianza del profilo morale di Clemente, il Comune ha voluto nel giugno 2009, consegnargli il sigillo trecentesco. Clemente e l’Opera Profughi hanno anche avuto un ruolo determinante per la costruzione della chiesa di San Gerolamo. Hanno parlato Roberto Sancin (Triestini e goriziani in Roma), Dario Locchi (Giuliani nel mondo), l’assessore comunale Laura Famulari.

Testo tratto dal:  logo piccolo

IMG_2309
Figlio di Aldo Clemente

IMG_2331

Print Friendly, PDF & Email