Febbraio 2011

In occasione del “Giorno del Ricordo”,
come per gli anni passati, la nostra Associazione era presente alle manifestazioni organizzate dall’ANVGD.
Segnalo in particolare le cerimonie che si sono tenute il giorno: 10 febbraio. 2011

Alle ore 10.00:
 –  deposizione di una corona d’alloro all’Altare della Patria in Piazza Venezia da parte del Sindaco di Roma On. Gianni Alemanno.
Alle ore 11.00:
–  nell’ Aula Giulio Cesare, Palazzo Senatorio in Campidoglio si è svolta la Cerimonia Ufficiale alla presenza delle autorità di Governo, del Comune di Roma, delle altre istituzioni e delle Associazioni dell’Esodo.

porte_aperte_in_campidoglio_large


Mercoledi, 16 febbraio 2011, ore 17 – Palazzo Valentini – Sala Di Liegro

Sempre in occasione delle celebrazioni in occasione del “Giorno del Ricordo” -RAOUL PUPO ha presentato il suo libro:

 images (1)  TRIESTE ’45

«Trieste chiama Vienna, Vienna chiama Trieste. Non è la proposta di un viaggio romantico fra le due perle della Monarchia, dall’Adriatico amarissimo al Danubio blu, ma il titolo di una trasmissione di radio Trieste, controllata dai tedeschi e ribattezzata radio del Litorale, negli ultimi due anni di guerra». Siamo nell’aprile del 1944 e Trieste è occupata dai nazisti. Da qui prende le mosse la ricostruzione di Raoul Pupo delle vicende che sono note come ‘questione adriatica’ e che culminano nel 1945, quando la città viene occupata dall’armata jugoslava e continuano a essere perpetuate le stragi note come le ‘foibe giuliane’. Il volume affronta le questioni centrali che si intrecciarono in quel breve arco di tempo: le relazioni internazionali rispetto alla ‘crisi di Trieste’ fra gli accordi di Jalta e l’ascesa di Tito, quando anglo-americani e jugoslavi arrivano quasi simultaneamente in città e, nel corso del conflitto, i toni degli interlocutori sono sembrati anticipare quelli della guerra fredda; i contatti fra il movimento di liberazione italiano e quello jugoslavo e i negoziati privati di Togliatti con Tito, che non giovarono molto allo stesso partito comunista italiano; i rapporti complessi fra i comunisti italiani e quelli jugoslavi che, nonostante le molte difficoltà e le reciproche incomprensioni, hanno collaborato a lungo e intensamente. Infine, una riflessione sulle foibe italiane come «variante locale di un processo generale che ha coinvolto tutti i territori in cui prese il potere il movimento partigiano comunista jugoslavo». Il volume si avvale di un’ampia documentazione proveniente dagli archivi italiani, inglesi, americani ed ex jugoslavi.

Print Friendly, PDF & Email