5 gennaio
Questa mattina mi è stata comunicata la morte della Prof. Giorgia Pellegrini Giorgieri. Perdita gravissima per la nostra Associazione che la ricorda con affetto e rispetto. Una figura dall’alto profilo morale ed umano, fonte di esempio per tanti.
L’Università di Trieste la ricorderà in occasione dell’apertura ufficiale dell’anno accademico 2014. (Trieste 3 febbraio 2014)
Riportiamo, qui di seguito l’articolo di Viviana Facchinetti pubblicato dal giornale on-line della Diocesi Triestina “Vita Nuova”.
Pubblicato in data 20/gen/2014
Improvvisamente ed in maniera del tutto inattesa, in un mattino romano di questo 2014 da poco incominciato, Giorgia Pellegrini vedova Giorgieri non si è più svegliata. Almeno la fine ha avuto rispetto di questa piccola grande donna, triestina di nascita ma dal 1958 a Roma, dove aveva seguito il marito, anche lui triestino: il gen. Licio Giorgieri, assassinato nel 1987 dalle brigate rosse — unione comunisti combattenti. Simile ad un fiore d’acciaio, Giorgia seppe affrontare le terribili prove che la vita le aveva riservato, non ultima la scomparsa della figlia per cancro, neanche 10 anni dopo la tragica morte del marito. Sempre con educata determinazione nel cercare giustizia, sempre attiva perchè fosse onorata la figura del compagno della sua vita, a cui dedicò anche il libro “il percorso del dolore”. A Licio Giorgieri, oltre l’Associazione dei Triestini e Goriziani di Roma — che la signora ha frequentato fino all’ultimo – sono anche intitolate una via a Trieste ed una borsa di studio dell’Ateneo Triestino. Il dolce sorriso di Giorgia ora si è spento, ma resta indimenticabile.
07gennaio
Presso il circolo culturale “Il Geranio”, facente capo alla Circoscrizione di Centocelle, vari Soci hanno partecipato alla presentazione del libro di poesie ” ROBE DE NO CREDER” del poeta triestino Roberto Pagan. Il pubblico presente si è fatto affascinare dalla sonorità del dialetto triestino dalla stessa voce dell’Autore. Ampio e interessante il dibattito finale.
E’ seguita la presentazione del libro “Ambraverde“, (storia di Elvira Basca), di Marina Silvestri, giornalista e scrittrice triestina. Ha introdotto il giornalista e saggista Elio Cadelo ed è intervenuto con un prezioso ed esaustivo commento lo scrittore, regista e sceneggiatore Italo Moscati.
Ne è seguito un ampio e vivace dibattito che ha coinvolto, anche con partecipata emozione, diversi Soci che, nelle vicende di Elvira Basca vedevano rispecchiate esperienze di vita personale o familiare.